Nella mitica Tenuta San Guido nasce quello che può definirsi, a tutti gli effetti, un vino semplicemente unico. Presentiamo la 32ª edizione di Sassicaia messa sul mercato dalla cantina, quella del 1999. Prima di allora, e per ben venti anni, questo straordinario vino, nato dal desiderio di replicare il Bordeaux in Toscana, era degustabile solamente nella Tenuta e non acquistabile altrove.
Da terreni morfologicamente vari e con consistenti presenze calcaree, scopriamo insieme questo blend di Cabernet Sauvignon (85%) e Cabernet Franc (15%).
Sassicaia del 1999: l’annata.
L’annata in questione, inizialmente, è stata sottovalutata perché non fu particolarmente omogenea dal punto di vista climatico: si susseguirono un inverno particolarmente freddo; un’ottima e mite primavera; un’estate senza piogge. Il pessimismo dovuto a ciò, tuttavia, è stato smentito da un lavoro semplicemente eccezionale.
La vendemmia cominciò a settembre e, senza mai interrompersi, si protrasse per quattro lunghe settimane. Dunque la vinificazione a una percentuale controllata pari a 30°/31° in acciaio INOX, al fine di non cedere gli aromi naturali dell’uva. Le bucce macerarono per due settimane, nel corso delle quali si assistette a vari rimontaggi e délestages.
Infine l’invecchiamento in rovere francese per quasi due anni, prima dell’imbottigliamento dell’ottobre del 2001.
Questi processi ci hanno regalato questo straordinario Sassicaia del 1999!
Caratteristiche e assaggio.
Al degustatore, si presenta come un vino vestito di rubino granato particolarmente intenso. I suoi profumi sono leggermente evanescenti ma avvolgenti, con note di frutta rossa, tamarindo e un sottile accenno di fiori secchi.
I tannini sono chiari e il suo gusto, lungo e dal finale abbastanza caldo, risulta piuttosto amarognolo.
Un grande vino dall’importante struttura, una bottiglia da collezione perfetta per accompagnare manzo, primi a base di carne, agnello vitello e selvaggina, soprattutto cervo e camoscio. Tutto questo a una temperatura consigliata pari a 16-18°.
Valutazioni e riconoscimenti.
Le principali valutazioni ricevute da questo vino sono le seguenti:
- 93/100 – Guida I Vini di Veronelli del 2003
- 3/3 – Gambero Rosso Vini d’Italia del 2003
- 93/100 – James Suckling
- 92/100 – Wine Spectator del 2009