Come richiesto dai nostri followers la passata settimana, veniamo a presentarvi un particolare distillato sudamericano, più precisamente brasiliano: la Cachaça. Ultimamente questa bevanda sta diventando più nota dalle nostre parti, ricordiamo citarla almeno in due tormentoni estivi degli ultimi anni, tuttavia siamo sicuri che in molti non abbiano ancora chiare alcune idee a riguardo. Oggi vi spieghiamo di cosa si tratta e come bere la Cachaça.
Prima di capire come bere la Cachaça, di cosa si tratta per la precisione?
Come detto, ci troviamo in Brasile. Con l’inizio del XVI secolo, i portoghesi iniziarono a colonizzare il Paese dell’America Latina e coltivare la canna da zucchero. Ne ricavavano zucchero grezzo da vendere ad alto costo in Europa mentre le popolazioni autoctone iniziarono ad apprendere l’arte della distillazione, partendo dalla melassa. Questo è in pratica la Cachaça, uno dei principali prodotti culturali rappresentativi del Brasile.
In parole siamo di fronte a succo di canna da zucchero, che può essere puro o meno e a volte miscelato, dando vita a un blend. Tradizionalmente non esistono esemplari invecchiati, anche se si sta registrando una tendenza a proporre anche Cachaça invecchiata. Come consumarlo dunque?
Potremmo definirlo un distillato alquanto grezzo, nel senso che non possiede complessità e neppure morbidezza. Questo ne fa un prodotto difficilmente consumabile liscio, si predilige allora un utilizzo che ne faccia un’ottima base per cocktail e long drink dissetanti, freschi e decisamente estivi.
Nel consumarlo sarà bene fare attenzione a non esagerare, in quanto trattasi di una bevanda con alto tasso alcolico.
Adesso ti è più chiaro come bere la Cachaça? Siamo sicuri di sì. Sperando di aver stuzzicato la tua curiosità, ti proponiamo sul nostro sito due splendidi esemplari del più famoso distillato brasiliano. Da una parte la Sagatiba: moderna e invecchiata, con gusto deciso e avvolgente; quindi la Velho Barreiro, prodotto più tradizionale. Quale sceglierai?
Scegli la tua Cachaça